Forever Young

Rieccomi qua, a scrivere sul mio "blog" di cose inutili, ma che mi permettono di crescere in continuazione. In questo strano sabato mattina alquanto afoso ho ascoltato una canzone che per tanto tempo, anzi forse anche troppo, ha accompagnato i miei viaggi mattinieri nel tragitto che mi portavo in quel liceo, che tanto ho amato ed odiato.

Con quella canzone mi son riaffiorati nella mente i vari propositi di crescita, propositi che non sono stati mantenuti chi per un motivo e chi per altri, come smettere di far le cazzate da teenager, ubriacarmi con gli amici il sabato sera o il venerdì (quando ancora non veniva chiamato venerdrik), non adirarmi per motivi futili, come i rapporti con determinate persone, l'esser attaccato alle amicizie, che ancor tutt'ora ho e spero di poter continuare ad avere.

Ed ecco che proprio grazie a quella canzone mi rendo conto che tutto ciò non è cambiato ed in alcuni casi sono persino peggiorati e che forse le parole di quella canzone, che fan così "Forever young, I want to be forever young", sono entrate proprio dentro di me e mi hanno permesso di essere l'eterno bambino Peter Pan per troppo tempo, e come me anche altre persone, tra cui il comico toscano Paolo Ruffini.

Però grazie a questa canzone, e così anche forse a diversi episodi che mi sono capitati, mi sono reso conto che purtroppo prima o poi tutti siamo costretti a crescere e dover effettuare delle scelte per il nostro avvenire e la nostra crescita, e pertanto quell'eterno bambino deve scomparire per far posto all'uomo adulto e serio che è racchiuso in ognuno di noi e che non aspetta altro che uscire allo scoperto.

Ma che in quella persona adulta rimarrà sempre quella voglia di essere giovane per sempre, proprio come dice la canzone del 1984 dei Alphaville, e e pertanto parecchie cose rimarranno così come sono, anche quando sarò vecchio e non avrò la forza di camminare.